domenica 24 aprile 2011

Il 25 aprile: Festa della Liberazione, ma non da Berlusconi

Moni Ovadia: "Nel giorno dell'antifascismo, in cui ricordiamo la fondazione della democrazia italiana nella sua pienezza, con Berlusconi in piazza noi legittimiamo la sua posizione anomala e patologica. Finchè non uscirà dalla politica non potremo ristabilire la legalità democratica nel paese. Il vero grande problema è questa sinistra riformista che non fa opposizione e permette al presidente Zelig di recitare anche la parte dell'antifascista".
Da: MicroMega

La "Festa della Liberazione" ricorda la fine del periodo nazi-fascista e, appunto, la liberazione dell'Italia dalla dittatura di Mussolini (alleato di Hitler) e la vittoria dei Partigiani antifascisti che organizzarono la Resistenza per riconquistare la libertà e la democrazia.
Proprio il 25 aprile 1945, i Partigiani (con l'aiuto e l'appoggio degli alleati americani e inglesi) entrarono vittoriosi nelle principali città, liberando l'Italia e gettando le basi per una nuova democrazia.
I Partigiani erano uomini, donne, ragazzi, soldati, sacerdoti, lavoratori, operai, contadini, socialisti, cattolici, comunisti: insomma, gente di diverse idee politiche o fede religiosa e di diverse classi sociali, che avevano deciso di impegnarsi in prima persona (rischiando la propria vita) per porre fine al fascismo e fondare in Italia una democrazia, basata sul rispetto dei diritti umani, della libertà individuale, senza distinzione di razza, di idee, di sesso e di religione.

La Costituzione Italiana attuale, nata dalle idee di democrazia e di libertà degli antifascisti, fu elaborata, negli anni successivi, proprio da quegli uomini che avevano lottato contro il fascismo. Si dice, infatti, che la nostra Costituzione è figlia della Resistenza antifascista. La Costituzione della Repubblica Italiana vale anche per loro!
Come ha detto il Presidente della Repubblica Napolitano, la Festa della Liberazione è di tutti.
Certo, di tutti coloro che conoscono la storia e che sanno e riconoscono che la Costituzione Italiana è nata dalla Resistenza e dall'Antifascismo ed è intoccabile.
Chi non sa questo (o finge di non saperlo) non sa nemmeno che cosa sia il 25 Aprile e perché lo si festeggi ogni anno.
Oggi la "Festa del 25 aprile" viene chiamata anche Festa della Libertà: è un'occasione per ricordare che la libertà non è un valore gratuito che esiste automaticamente o una condizione che si mantiene da sola.
La libertà va difesa giorno per giorno: oggi soprattutto constatiamo che, nella nostra nazione, esistono persone e politici che non agiscono nel rispetto della libertà e della democrazia e tutti noi dobbiamo tenere sempre gli occhi ben aperti se vogliamo custodire questo bene prezioso che garantisce alle persone di vivere al meglio possibile.
Qualcuno (e sappiamo bene che) ha anche cercato di confondere le idee, usando la parola "libertà" e la denominazione di "Festa della Libertà" con significati che non hanno alcun riferimento ai valori del 25 Aprile, ma si rifanno solo al nome di un partito politico di corrotti, massoni, mafiosi e imputati.
Ma, come si sa, la storia del 25 Aprile è chiara e definita e quei valori sono in vigore per tutti (anche per chi li misconosce, non li condivide o per chi è ignorante di storia).

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